Ci sono argomenti forti, sereni e razionali per fermare l'espansione dei vigneti in provincia di Treviso. Dal 2017 in questo territorio è partita la "Marcia Stop Pesticidi" che a livello locale ha unito un coordinamento di cittadini, gruppi e associazioni, sulla base di una piattaforma in tre punti, ripresi successivamente dal Manifesto della Giornata Stop Pesticidi, che al primo punto dichiara:

BLOCCARE L'ESPANSIONE DELLE MONOCOLTURE, in particolare dei vigneti , in tutto il territorio, siano essi convenzionali o biologici.

Alla base di questo obiettivo, come ha sempre dichiarato il Comitato Marcia Stop Pesticidi ci sono tre emergenze che la Regione e i Comuni non hanno mai seriamente deciso di affrontare con misure e politiche adeguate alla situazione che si è venuta a creare a causa della  costante ed inesorabile espansione dei vigneti spinta dai grandi profitti che la globalizzazione del mercato del prosecco ha determinato in questi anni:

1 - la distruzione del  Paesaggio tradizionale con sbancamenti, disboscamenti, abbattimento di siepi, e con la scomparsa della tradizionale "piantata veneta" tanto elegiacamente cantata da Andrea Zanzotto, che sopravvive ormai solo in microscopiche frazioni di terreno come un reperto archeologico di un tempo passato. Il nuovo "paesaggio" è diventato   un continuum urbanizzato e grigio di asfalto, cemento , capannoni, e monocoltura industriale dei vigneti dove gli ultimi spazi di paesaggio naturale sono costantemente minacciati e aggrediti. Zanzotto lo ha profeticamente definito " lo sterminio dei campi". 

2 - l'aumento del consumo di pesticidi dato dall'aumento della superficie a monocoltura anche in presenza di una diminuzione del consumo per ettaro secondo la semplice equazione "+ vigneti = + pesticidi".

3 - la crisi della biodiversità che si può cogliere ad occhio nudo nei vigneti industriali ma che è oggi certificata dai recenti studi pubblicati dalla Lipu nel Dossier Campagne Silenziose che tutti i cittadini e gli amministratori pubblici dovrebbero leggere.

Riteniamo quindi che le ragioni e la buone pratiche del movimento popolare ecologista possano essere sostenute da tutti  per unire le forze con l'obiettivo di CAMBIARE AGRICOLTURA, abbandonando il modello di produzione  fondato sulla monocoltura e la chimica e con il passaggio ad una agroecologia in grado di coniugare tutela del paesaggio, riduzione progressiva del consumo di pesticidi e salvaguardia della biodiversità nei campi.

BASTA VIGNETI !

Comitato Marcia Stop Pesticidi (TV )