Notiziario Stop Pesticidi
La Marcia Stop Pesticidi ringrazia i Patrocinatori e le 120 organizzazioni che hanno raccolto l'appello del Comitato a manifestare per lanciare insieme, un grido di allarme sui pericoli della monocoltura tossica e un messaggio di speranza per una nuova agricoltura ecologica.
Fino a quando i nostri territori non saranno liberi dai veleni noi saremo vigili e attivi. La Marcia ringrazia! La Marcia continua!
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- By Redazione MSP
Il successo della prima Marcia Stop Pesticidi conclusasi a Follina ha segnato un cambio di passo al dibattito locale e regionale sul modello di produzione agricola nel Veneto ed in particolare sul “Prosecco” che è stato la punta di lancia della rivoluzione produttiva dell’agricoltura veneta.
Le migliaia di persone che hanno aderito in modo pacifico, gioioso e colorato hanno fatto si che per la prima volta anche gli organi di stampa locali abbiano posto la questione di una agricoltura rispettosa dell'ambiente e della salute nelle loro prime pagine e hanno imposto tale questione anche nell'agenda politica regionale che dopo il successo non può essere più relegata a cosa di "quattro ambientalisti".
Dalla lettura della pubblicistica locale risulta evidente che c’è un prima e un dopo la manifestazione: dal presidente Zaia, che ha strumentalmente accolto le istanze proposte dall’appello, alle associazioni dei produttori tradizionali, per la prima volta sulla difensiva, hanno dovuto riconoscere la fondatezza dei temi posti dalla Marcia.
Questo è stato reso possibile innanzitutto dalle migliaia di cittadine e cittadini che hanno marciato insieme a noi, ma anche dai Comuni che hanno dato la loro adesione attraverso la partecipazione dei loro Sindaci e rappresentanti ed in particolare il Sindaco di Revine Lago che ha concesso il patrocinio della sua amministrazione alla manifestazione.
Ciò è stato reso possibile dall’approccio che abbiamo voluto e cioè di organizzare la manifestazione come marcia popolare inclusiva, promossa innanzitutto dalle associazioni e gruppi locali, che partendo dalla loro autorevolezza e indipendenza hanno lanciato un programma nei contenuti radicale e generale ma ben collegato alle contraddizioni locali, dai problemi della salute allo snaturamento del paesaggio.
Questa impostazione ha portato all’adesione di un centinaio di gruppi, associazioni locali e nazionali, culturali, ambientalistiche, sportive, politiche e sindacali che hanno aderito non in modo formale.
Solo la diffusione delle adesioni nel territorio trevigiano e bellunese ci hanno consentito il superamento dell’oscuramento mediatico che stavamo subendo. Infatti queste associazioni hanno garantito, grazie al lavori di volontari, una capillare diffusione dell’appello che non aveva ricevuto grande attenzione sugli organi di stampa; gli aderenti alla marcia, con il loro lavoro, hanno consentito a molti di conoscere l’appuntamento.
Sul punto dobbiamo ricordarci che il giorno della manifestazione la marcia era stata annunciata da un breve trafiletto sulla Tribuna ed era assente sia sul Gazzettino che sul Corriere delle Alpi come su gran parte delle televisioni locali, il giorno dopo tutti gli organi di stampa non hanno più potuto nascondere l’evento.
La qualità e l’autorevolezza delle adesioni, il loro collegamento con il territorio hanno impedito anche il tentativo di ostacolare e neutralizzzare la marcia derubricandola a mero problema di viabilità.
A mio avviso, questo ha fatto il Sindaco di Follina, che a meno di 24 ore dall’inizio della marcia, in modo unilaterale e difficilmente comprensibile, ci ha imposto un percorso della marcia che ha messo in difficoltà la partecipazione di cittadini disabili e con difficoltà di deambulazione.
Solo l’intervento della Prefettura ha di fatto imposto al Comune, con lavori dell’ultima ora, che il percorso fosse transitabile in sicurezza da parte dei cittadini normodotati. Ma questo intervento non ha impedito il fatto grave che, solo per un tratto, le persone disabili, assieme a mamme con passeggini, abbiano dovuto abbandonare il corteo che non era transitabile in carrozzina.
Risulta significativo che si sia utilizzata al concomitanza con una gara ciclistica per giustificare il percorso imposto.
Francamente mettere in contrapposizione un evento sportivo con una manifestazione è giuridicamente insostenibile e politicamente grave, si inserisce nel tentativo di delegittimare la partecipazione popolare attraverso l’impopolarità dell’agire politico.
Mettere in discussione la primazia del diritto alla manifestazione del proprio pensiero è significativo dei tempi che corriamo, infatti ha creato quasi fastidio l’affermare un principio che davamo per scontato e cioè che il diritto a manifestare è un diritto costituzionale indisponibile e comprimibile solo per gravi motivi di ordine pubblico, e che inevitabilmente gli eventi sportivi, seppur significativi hanno e debbono avere una tutela di rango inferiore
Il percorso imposto dal Sindaco ha di fatto relegato in strade secondarie un grande fatto di democrazia, escludendo che lo stesso potesse transitare nei luoghi deputati storicamente alla partecipazione popolare, come la piazza principale del paese.
Invece, anche grazie all’intervento dell’Abate dell’Abbazia di Follina che dal luogo più prestigioso e significativo del paese ha voluto comunicare la sua adesione alla manifestazione e all’appello.
Siamo riusciti a far transitare la Marcia nel centro pulsante del paese, rendendo quasi ridicola la scelta del Sindaco di Follina di negare al corteo il passaggio nella piazza principale facendolo passare per una entrata secondaria nell’accesso al parco dove si è conclusa.
La scelta del Sindaco è stata un fatto grave, che non so se imputare a sciatteria o malafede e comunque rappresenta una ferita al diritto di partecipazione di tutti i cittadini e lo specchio dell’arretramento culturale rispetto alla rivendicazione di partecipazione e democrazia.
Infine, per me siamo già in Marcia per il prossimo anno, dove auspicherei, dopo un anno di iniziative e lotte, di ritornare a marciare da Cison a Follina per una agricoltura che garantisca salute ai cittadini, protezione dell’ambiente, del paesaggio e tutela dei consumatori.
Gino Sperandio- Referente legale del Comitato Marcia Stop Pesticidi
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- By Redazione MSP
IL SINDACO DI FOLLINA HA TENTATO DI NASCONDERE LA MARCIA!
Il percorso della Marcia, imposto dal Sindaco, ha di fatto relegato in strade secondarie un grande fatto di democrazia, escludendo che lo stesso potesse transitare nei luoghi deputati storicamente alla partecipazione popolare, come la piazza principale del paese.
Si tratta di un fatto grave, che non sappiamo se imputare a sciatteria o malafede e comunque rappresenta una ferita al diritto di partecipazione di tutti i cittadini.
Il percorso richiesto (blu) che da Cison, avrebbe dovuto raggiungere il Parco Wipfeld a Follina lungo la Provinciale, passando per l'Abbazia, e qui attraverso la Piazza, fino al Parco, è stato invece dirottato lungo un tragitto (arancione) per strade secondarie, viottoli di campagna, e dulcis in fundo, fatto passare per una entrata di servizio della Casa di Riposo fino al Parco Wipfeld.
Il percorso imposto dal Sindaco ha confinato la Marcia in mezzo ai campi.
Il percorso imposto dal Sindaco ha costretto la Autoambulanza di supporto al corteo ad una manovra sulle aiuole per passare dalla entrata di servizio del Parco
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Il Sindaco di Follina ,in modo unilaterale, ha imposto un percorso della Marcia che ha messo in difficoltà il passaggio di cittadini disabili e con difficoltà di deambulazione.
L'intervento della Prefettura che ha "imposto" al Comune, con lavori dell’ultima ora, che il percorso fosse transitabile in sicurezza da parte dei cittadini normodotati non è servito ad evitare che la parte del corteo composta da mamme con i passeggini e cittadini disabili in carrozzina sia stata costretta , con il consenso degli agenti di Polizia presenti, a passare per il percorso "vietato" lungo la provinciale per un lungo tratto di strada, per poi ricongiungersi al resto della manifestazione.
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Risulta singolare e curioso che si sia utilizzata la concomitanza con una gara ciclistica per giustificare il percorso imposto.
Mettere in contrapposizione un evento sportivo con una manifestazione è giuridicamente insostenibile e politicamente scorretto.
Il diritto a manifestare è un diritto costituzionale indisponibile e restringibile solo per gravi motivi di ordine pubblico.
Inevitabilmente gli eventi sportivi, seppur significativi hanno e debbono avere una tutela di rango inferiore.
Il carattere strumentale delle decisioni del Sindaco risulta evidente dal fatto che la gara ciclistica è iniziata almeno un’ora dopo la conclusione della manifestazione e dopo almeno 2 ore dal termine del corteo e ciò nel rispetto degli orari comunicati dagli organizzatori dell’evento sportivo al Sindaco. Dunque è chiaro non vi era alcun rischio di sovrapposizione dei due eventi
Chi deve chiedere scusa a chi ?
E' il Sindaco di Follina che dovrebbe chiedere scusa a bambini e disabili per il trattamento loro riservato!
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Carissimi,
la Marcia Stop Pesticidi è stata molto partecipata e molto sentita.Perché è particolarmente triste la situazione nelle nostre zone del Prosecco? Perché i nostri viticoltori hanno una fortuna enorme, che è quella di avere un riconoscimento economico importante per il loro prodotto.
Sono stato in Puglia in questi giorni. Lì pagano il pomodoro dai 7 agli 8 centesimi al chilo e con questi prezzi gli agricoltori sono quasi costretti ad usare enormi quantità di prodotti chimici per sopravvivere. Il prosecco viene pagato bene e con questi prezzi il diserbante chimico può essere facilmente sostituito anche dagli agricoltori convenzionali con il lavoro meccanico ed umano. Inoltre ci sono da anni diverse esperienze di biologico e di biodinamico nella vigna ed una conoscenza tecnica del metodo biologico veramente approfondita che può permettere di sostituire i trattamenti chimici con quelli naturali, quindi possiamo dire che il bio nei vigneti si può fare senza rischi enormi per gli agricoltori.
Perché non farlo? Daremo un prodotto sano alle persone e salvaguarderemmo veramente la salute e la bellezza di un territorio meraviglioso come il nostro. Promuovere il prosecco come prodotto veramente sano per le persone e per l'ambiente sarebbe anche per i produttori una seria e sana operazione commerciale che gli garantirebbe veramente il futuro.
Non ubriachiamoci quindi del successo di oggi ma utilizziamolo per costruire un solido domani.
Nell'interesse veramente di tutti e del futuro di tutti aiutiamoci a fare questo salto verso un prodotto sano, un'agricoltura sana, un paesaggio sano che è un salto prima culturale, ma anche sociale ed economico per il futuro di tutti.
Grazie, il bio lo facciamo nell'interesse di tutti, cittadini ed agricoltori.
Fabio Brescacin per EcorNaturaSì
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La Marcia Stop Pesticidi ha segnato un grande passo avanti del movimento grazie ai tremila cittadini e alle 120 organizzazioni che hanno raccolto l'appello del Comitato a manifestare per lanciare insieme, un grido di allarme sui pericoli della monocoltura tossica e un messaggio di speranza per una nuova agricoltura ecologica.
L'Abbazia di Follina è entrata nei cuori di migliaia di uomini e donne come simbolo di un rapporto giusto e fraterno con la Natura e il Creato.
La Marcia continua! Fino a quando i nostri territori non saranno liberi dai veleni noi saremo vigili e attivi. Grazie a tutti. La Marcia continua!
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La Marcia sostiene la Campagna ICE (Iniziativa Cittadini Europei) e la Coalizione Italiana STOP GLIFOSTATE
La Coalizione si impegna a portare un milione di firme alla Commissione Europea per sollecitare il divieto del glifosato.
La grande mobilitazione pubblica che si è sviluppata lo scorso anno ha evitato che l’uso del glifosato venisse permesso nei prossimi 15 anni sui campi italiani ed europei. Ora si tratta di andare avanti fino alla messa al bando totale del pericoloso pesticida.
Al Parco Wipfeld di Follina, dopo la Marcia, sarà presente un banchetto di raccolta firme
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La Marcia ricorda Adriano Rizzoli, un eroe civile che nel suo Trentino si è speso con passione e impegno per tutta la vita per la salute dei cittadini e per l'Ambiente.
A ricordare Adriano Rizzoli sarà la figlia Anna che interverrà alla conclusione della Marcia al Parco Wipfeld di Follina
Da leggere> Adriano Rizzoli, un eroe civile (L'Adige)
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Care compagne e compagni,
aderisco di cuore alla Marcia Stop Pesticidi e mi dispiace, per motivi di età e di salute, di non poter essere fisicamente con voi.
E’ passato oltre mezzo secolo da quando Murray Bookchin e Rachel Carson hanno denunciato che l’uso crescente e intensivo dei pesticidi --- benignamente chiamati fitofarmaci dai fabbricanti di queste merci tossiche --- non solo non sono medicamenti utili alle coltivazioni agricole, ma contribuiscono a diminuire la produzione di alimenti attraverso la distruzione della biodiversità e di tanti organismi viventi. Ricordo le parole di Papa Francesco: “Per esempio, molti uccelli e insetti che si estinguono a motivo dei pesticidi tossici creati dalla tecnologia, sono utili alla stessa agricoltura, e la loro scomparsa dovrà essere compensata con un altro intervento tecnologico che probabilmente porterà nuovi effetti nocivi” (Laudato si’).
Gli stessi organismi geneticamente modificati (OGM) sono stati inventati per attenuare in qualche modo i danni agricoli e biologici del crescente uso dei pesticidi.
I pesticidi sono indispensabili a quella agricoltura industriale che non solo non aiuta ad alleviare il grande problema mondiale della scarsità di alimenti dei duemila milioni di poveri della Terra, ma contribuisce anzi a portare via terreni all’agricoltura contadina e ad impoverire i poveri.
Il tutto nel nome del profitto di poche grandi imprese multinazionali che usano, nei processi produttivi, sostanze pericolose e tossiche per i lavoratori e per l’ambiente circostante.
Ricordiamo come i potenti interessi finanziari degli agrari e dell’industria chimica riuscirono a far fallire il referendum del 1990, nonostante i 18 milioni di voti contro i pesticidi; la vostra e nostra mobilitazione di oggi vuole anche facilitare la transizione a quella “terza agricoltura” ecologica, auspicata da Pier Paolo Poggio, capace di soddisfare i bisogni alimentari umani nel rispetto della vita.
Giorgio Nebbia 27 maggio 2017
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La Marcia ha reso onore alla memoria di Andrea Zanzotto al termine della manifestazione, con la recita della poesia "Natura".
Il testo della poesia è leggibile sul sito del Sole 24 ore> LEGGI LA POESIA
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