Notiziario Stop Pesticidi
Il Comitato Marcia Stop Pesticidi, ringrazia le migliaia di cittadini che hanno partecipato alle marce di Follina, Verona e Caldaro assieme alle oltre 150 realtà, locali, regionali, nazionali ed europee aderenti.
Ringrazia gli onorevoli D'Incà, Zullo, Zanoni; i Sindaci di Belluno, Revine e gli Amministratori dei Comuni, il Presidente ISDE Treviso Dott. Cavasin, presenti davanti all' Abbazia di Follina accanto ai cittadini.
Con la Marcia nasce un nuovo movimento civile che dà voce alla protesta di tutti i cittadini che vivono sulla propria pelle il disagio dei trattamenti tossici adiacenti alle abitazioni, alle scuole, ai paesi. Un movimento formato da decine di gruppi che già da qualche anno denunciano la grave crisi ambientale che si sta manifestando nei nostri territori con il dilagare delle monocolture, tanto con il prosecco nel Trevigiano, quanto con i meleti in Trentino Alto Adige Südtirol.
Chiediamo di potenziare tutti gli strumenti di controllo e salvaguardia del territorio per evitare sbancamenti, deturpazione del paesaggio, possibili discariche abusive e cambiamenti delle destinazioni d'uso.
Abbiamo bisogno di una nuova agricoltura sana e senza veleni in grado di nutrire l'umanità e difendere la biodiversità e l'ambiente.
Il Comitato accoglie e fa propria la proposta del Sindaco di Belluno affinchè tutta la Provincia di Belluno sia riconvertita come Bio-Provincia e la rilancia per tutti i distretti agricoli veneti, friulani, trentini e sudtirolesi.
Andremo avanti, giorno dopo giorno, anno dopo anno, Marcia dopo Marcia, al fianco dei cittadini, e delle forze sociali, culturali, economiche e politiche locali e delle grandi associazioni internazionali che si battono per liberare l'umanità dalle sostanze tossiche dichiarate nocive per la salute umana e per la biodiversità.
14/05/2018
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Zanoni (PD): “Abusi dei pesticidi, residenti esasperati. Zaia pensi alla salute dei cittadini e all’ambiente, non solo a elargire montagne di contributi per il Prosecco. E domenica venga alla Marcia”
Venezia, 11 maggio 2018
“Nessuno sembra essere al riparo dai pesticidi. L’episodio accaduto a Colle Umberto dovrebbe far riflettere: una mamma che porta via il figlio dall’allenamento perché accanto al campo sportivo era in corso l’irroramento di un vigneto. Nonostante le promesse di Zaia stiamo assistendo a una vera e propria deriva, con l’impiego di queste sostanze tossiche anche a ridosso delle abitazioni. Quando si deciderà la Regione a fare una vera azione preventiva?”. A chiederlo è Andrea Zanoni, consigliere del Partito Democratico che ha presentato un’interrogazione a risposta immediata prendendo spunto dalla ‘protesta’ di una mamma che, anche con altri genitori, ha deciso di non far allenare il figlio dopo che già in mattinata era stata costretta a ‘barricarsi’ in casa, a Cappella Maggiore, proprio a causa del trattamento di alcuni vigneti coi cosiddetti fitofarmaci.
“Non si tratta di episodi isolati, ma sempre più frequenti e i residenti sono esasperati. Non è un caso che domenica prossima (13 maggio) si terranno ben due manifestazioni ‘Marcia Stop Pesticidi’, una in provincia di Treviso a Cison di Valmarino a cui parteciperò e a cui hanno aderito oltre 100 associazioni, l’altra a San Pietro in Cariano nel Veronese. È un problema molto sentito, a cui è doveroso dare risposte. Zaia farebbe bene a partecipare anche lui: dovrebbe essere il presidente di tutti, cosa che troppo spesso dimentica.”
“Il mondo della viticoltura con un occhio di riguardo al Prosecco, è generosamente finanziato: 55,9 milioni di euro tra il 2007 e il 2015 e 17,2 milioni di euro dal 2016 ad oggi attraverso il Piano di sviluppo rurale (Psr), 24,9 milioni con il Programma nazionale di sostegno del vino (Pns) dal 2009 al 2017 più altri 5,1 con i bandi di sviluppo locale. Sono ben 103 milioni di euro. A fronte di tanta generosità, pretendere il rispetto della salute dei residenti, evitando violazioni di legge ed abusi, è il minimo sindacale. La speranza - conclude Zanoni - è che presto questi fondi, provenienti dalle tasse dei cittadini, possano essere vincolati, destinati esclusivamente alla viticoltura biologica libera da sostanze chimiche di sintesi dannose alla salute dei cittadini, all’ecosistema e all’acqua”.
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WWF aderisce e sostiene le marce STOP-pesticidi di domenica 13 in Veneto e Trentino
I dati presentati oggi da
RAPPORTO ISPRA PESTICIDI NELLE ACQUE 2018, WWF: DATI SU INQUINAMENTO DIMOSTRANO FALLIMENTO DEL PIANO DI AZIONE NAZIONALE PER USO SOSTENIBILE FITOFARMACI.
GLIFOSATO FUORI CONTROLLO, SERVE CAMBIO DI PARADIGMA DEL SISTEMA AGRICOLO
ISPRA sul monitoraggio della presenza di pesticidi nelle acque superficiali e sotterranee confermano l’elevato impatto dei pesticidi sugli ecosistemi acquatici, una delle principali minacce per la biodiversità e la salute umana come denunciato da tempo dal WWF.
Il rapporto di ISPRA evidenzia che dove sono cercati attraverso un adeguato monitoraggio i pesticidi si ritrovano quasi sempre nei corsi d’acqua superficiali (67% dei 1.554 punti di monitoraggio, con il 23,9% dei punti di rilevamento sopra i limiti di legge).
Per il WWF l’analisi di ISPRA conferma il sostanziale fallimento del PAN Pesticidi (Piano di Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei fitofarmaci) in scadenza nel febbraio 2019 e attualmente in corso di revisione. In particolare L'associazione evidenzia la sostanziale non applicazione in campo delle linee guida predisposte dai tre Ministeri (Mipaaf, Mattm, Sanita’) in attuazione del PAN proprio per la riduzione dell’impatto dei pesticidi nelle acque e nelle aree naturali protette e siti Natura 2000.
A livello europeo e nazionale sta crescendo una diffusa consapevolezza nei cittadini-consumatori sull’urgenza di adottare provvedimenti per limitare l’utilizzo dei pesticidi, in particolare in agricoltura. E’ di pochi giorni fa la decisione dell’Unione Europea di vietare tre principi attivi nella categoria dei pesticidi neonicotinoidi sotto accusa per la moria delle api domestiche e selvatiche, mentre la magistratura di Udine è intervenuta sequestrando campi coltivati da aziende che avevano fatto abuso di pesticidi con l’accusa di disastro ambientale colposo.
Il WWF è convinto che un problema complesso come l’utilizzo sostenibile dei pesticidi non possa essere risolto con interventi della magistratura, utili senz’altro per sottolineare la gravita’ della situazione come conferma oggi il rapporto di ISPRA.
Per l’Associazione ambientalista serve un cambio di paradigma che ribalti completamente l’approccio considerando l’uso della chimica di sintesi l’ultima ratio nelle pratiche agronomiche, vietando l’uso dei pesticidi quando non sussistono comprovate situazioni di emergenza e quando il loro uso può essere sostituito con pratiche meccaniche, come nel caso dei diserbanti. Non è casuale che il pesticida maggiormente presente nelle acque sia proprio il glifosato, il diserbante piu’ utilizzato in agricoltura, di cui l’Unione Europea ha rinnovato l’autorizzazione all’uso per altri 5 anni. I dati ISPRA confermano che i livelli di inquinamento da glifosato sono ormai fuori controllo e l’unica soluzione da adottare con urgenza è la sua eliminazione dal mercato o quanto meno divieto di utilizzo in tutte le aree vulnerabili per la presenza di corsi d’acqua o del reticolo idrografico superficiale.
All’emergenza pesticidi le Associazioni, i comitati di cittadini e molti Amministratori locali rispondono domenica 13 maggio in Veneto e nella Provincia di Bolzano con tre marce per chiedere la limitazione dell’uso dei pesticidi, in particolare nelle aree agricole periurbane o in prossimità delle abitazioni, come avviene nell’area del prosecco.
Le tre marce Stop Pesticidi di domenica sono organizzate con il patrocinio e l’adesione del WWF Italia, insieme a decine di Associazioni nazionali, regionali e comitati locali: http://www.marciastoppesticidi.it/
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13 MAGGIO: MARCIA PER LA TERRA
CONTRO I PESTICIDI E NON SOLO
Nell’immaginario comune, i pesticidi di sintesi sono diventati una metafora, particolarmente odiosa e detestabile, dell’aggressione alla Terra e ai suoi innumerevoli abitatori, umani e non umani. Contrastare i pesticidi di sintesi significa perciò mettere in discussione questo assalto generalizzato che conduce alla devastazione della Natura nel suo insieme. Infatti vengono condannati non solo i pesticidi e i diserbanti, non solo i vigneti di prosecco in folle espansione, ma più in generale l’intera agricoltura industriale, accusata di smontare gli ecosistemi naturali e di annientare la biodiversità, per far posto a monocolture artificiose di pessima qualità e pericolosamente impattanti sull’ambiente e sulla salute pubblica.
L’agroindustria, che si tratti di monocolture di prosecco, di mais, di frumento o di prodotti finalizzati ai mangimi per allevamenti, è diventata ormai una terribile forza devastatrice: per questo è giusto metterla al primo posto nella lista delle attività antiecologiche, nemiche del bene comune. Per completare il quadro, bisogna sottolineare che la voce “agroindustria” include anche il settore degli allevamenti, il cui contributo impattante è preponderante, per una serie di motivi focalizzati nella letteratura scientifica internazionale, e cioè:
- Gli allevamenti (o meglio il ciclo della carne, che comprende anche le pratiche agricole ad essi finalizzate) sono responsabili del 51% di effetto serra (Goodland-Anhang, 2009); anche a voler considerare percentuali inferiori (FAO, 2006), comunque [molto] più dei trasporti e dei combustibili fossili. Sommando altre fonti agroindustriali, la percentuale diventa ancora più elevata. [ N. B. : questo spiega bene la vacuità degli Accordi di Parigi sul clima, anche se venissero seriamente applicati!].
- In Europa e particolarmente in Pianura Padana, l’inquinamento da PM2,5 è in misura considerevole di origine secondaria, non solo primaria: ciò si riferisce al fatto che molto PM2,5 si forma per trasformazione a partire da gas precursori (composti azotati, ammoniaca) la cui fonte emissiva è costituita in larghissima prevalenza dagli allevamenti e dai fertilizzanti chimici (cfr. J. Galloway, 2003 e seg.; cfr. J. Lelieveld, Nature, 2015). [ N.B.: questo contribuisce a spiegare perché blocchi del traffico e targhe alterne hanno dato risultati altamente deludenti nel corso degli anni].
Considerando l’insieme dei gravissimi fattori di cui sopra, è d’obbligo una strategia antisviluppista incentrata sulla “prosperità senza crescita” e sui seguenti punti:
- Vietare pesticidi di sintesi e altri composti chimici aggressivi impiegati in agricoltura, imponendo l’obbligo della conversione delle coltivazioni preesistenti verso metodi biologici/biodinamici/permacolturali.
- Eliminare le agevolazioni fiscali e i sussidi pubblici destinati all’agroindustria, al ciclo della carne e alle attività antiecologiche in genere (combustibili fossili, traffici aerei, grandi infrastrutture…).
- Proteggere le aree naturali o naturaliformi, che non devono subire ulteriormente le invasioni dei vigneti, dell’agroindustria, del cemento e dell’asfalto (vedi Superstrada Pedemontana Veneta!).
- Rispettare in modo rigoroso i siti di Rete Natura 2000 (come tali protetti dalla legislazione europea, oltre che nazionale), ed anche le aree naturaliformi ad essi adiacenti, in quanto indispensabili per contrastare l’insularizzazione dei siti stessi, assicurando le basilari connessioni ecologiche della Rete stessa.
- Riformare radicalmente le Commissioni VIA (Valutazione Impatto Ambientale), attualmente di nomina politica, in base a esclusivi criteri di competenza ecologica, assicurandone l’indipendenza dai partiti e dal lobbismo dei poteri economici; analogamente dicasi per l’Autorità Regionale per Rete Natura 2000, attualmente designata dalla Giunta Regionale e quindi impossibilitata a svolgere in modo autonomo il suo ruolo istituzionale, che sarebbe quello di conservare e implementare i siti protetti. Inoltre tutti i processi decisionali che riguardano VIA e VINCA (Valutazione Incidenza Ambientale) devono prevedere una effettiva ed informata partecipazione popolare (in linea con la Convenzione di Aarhus), non una totalmente ininfluente partecipazione di facciata, come oggi accade (anche qui, la farsa Superstrada Pedemontana Veneta docet).
- Promuovere la riforestazione e la rinaturalizzazione ovunque sia possibile, in sintonia con la Strategia Europea per la Biodiversità al 2020, che prevede la protezione della biodiversità e il ripristino degli ecosistemi degradati.
Promuovere nelle scuole e nella società civile una formazione ecologica di base (ecoalfabetizzazione), incentrata sull’importanza dei “Confini Planetari” (Rockstrӧm e Wijkman, 2012) e dei servizi ecosistemici per l’intera rete della vita, e sul valore intrinseco delle forme di vita umane e non umane, nello spirito dell’ecologia profonda.
Associazione Eco-Filosofica di Treviso
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Video realizzato per la giornata di presentazione del Rapporto Nazionale Pesticidi nelle acque - edizione 2018
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La seconda MARCIA STOP PESTICIDI che si terrà domenica 13 da Cison a Follina, in concomitanza con le manifestazione gemelle di Verona e Caldaro-Bolzano, rilancerà i quattro punti sanciti dal manifesto-Appello sottoscritto da oltre 140 organizzazioni, enti e personalità.
La Marcia trevigiana prevede un appuntamento presso la Rotatoria di Cison a partire dalle ore 9.30. Il corteo partirà alle 10.30 per Follina. La manifestazione sosterà davanti alla Abbazia di Follina dove ci saranno due interventi svolti da un Medico ISDE, Ente patrocinatore, e dal Sindaco di Belluno in rappresentanza di tutti gli aderenti.
E' previsto anche un saluto di Accoglienza e di Dialogo di Padre Francesco, Abate di Follina, in risposta ai tanti messaggi di affetto e devozione verso l'Abbazia di Santa Maria eletta dalla Marcia Stop Pesticidi a proprio luogo simbolico in virtù del grande Patrimonio culturale, storico e spirituale e di Speranza che Essa rappresenta.
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Note sull’inquinamento da pesticidi in Italia è un testo curato da Massimiliano Pietro Bianco dell’ISPRA, a cui hanno contribuito anche alcuni esperti di ISDE. E’ un testo di 120 pagine molto articolato e interessante che tratta di esposizione a pesticidi e rischi per la salute umana, del consumo di pesticidi in Italia, dei pesticidi nelle acque, nel cibo, nel vino.
E' disponibile la edizione cartacea stampata a cura del Comitato Marcia Stop Pesticidi.
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VERONA_ Ecco l'itinerario della marcia del 13 maggio. Nell'immagine, invece, puoi vedere i giardini dove si terrà la festa ed il pranzo dopo la marcia.
CONTATTI E INFORMAZIONI > MARCIA STOP PESTICIDI di VERONA
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