Follina 1° maggio 2024 - Pubblichiamo il testo dell'intervento di Padre Francesco Rigobello dell'Abbazia di Follina.
Ormai tutti concordiamo nel dire che è importante la persona. Anche quando si parla delle meraviglie e dei pericoli della intelligenza artificiale: attenzione, è importante la persona. Poi però distinguiamo che ci sono popoli, nazioni, partiti, terre, religioni, nazioni, personaggi più onorati, ammirati, rispettati e curati.
Ma di quale persona allora parliamo? C’è chi non si interessa del bene di tanti altri.
C’è chi dice: ognuno si arrangi, pensi a fare i suoi affari. A molti, anche a me, piace confrontarsi come la pensa forse un qualche Dio, il Signore...difficile indagare se il Big Bang pensava.
E noi, con molti altri, ci proviamo ad ascoltare oggi qui la voce non solo di qualche personaggio, scienziato, artista, politico, mistico, fanatico, furbo, ma la voce e la parola di quel Gesù, a 36 anni circa ucciso, perché ha rivelato un Dio che si preoccupa di qualsiasi sua creatura inventata con amore; a dispetto di tutta la presenza e ostilità dei poteri religiosi e poteri civili e tradizioni popolari comode e imposte da alcuni, pesanti e obbliganti per tantissimi altri.
Non è indispensabile appartenere a una religione per voler rispettare l’uomo e la donna e la natura. Anzi ogni tradizione religiosa vale se salva ed è luce e libertà e gioia per ogni essere vivente. Non se favorisce solo qualcuno ed emargina e scarta tanti altri.
La parola più concreta di quel Gesù, tante volte irritante secondo costruzioni e confini che lo rendono un idoletto, una favoletta, un incapace ad affascinare.
Lui si rivolge a chi l’ascolta, a chiunque davanti a lui: “Voi, chiunque siate e sei, valete più di cinque passerotti.
Eppure uno solo di questi è caro al Signore dei mondi e dei cieli” come a parlare di un alveare, oggi in pericolo reale di avvelenamenti delle nostre medicine contro di loro, la minima ape vale.
Allora fermati, tu che fai tanti affari con le tue coltivazioni: preferisci guadagnare tanto con qualsiasi mezzo pur dichiarato pericoloso o addirittura devastante, o ti rendi conto che è preferibile ed è un tuo dovere e una tua leale scelta dare uva e vino e cibi davvero buoni e sani. O pensi che chi ti parla di pesticidi e di fare attenzione, è solo gente invidiosa, indispettita dai tuoi guadagni, che farebbe come te se avesse l’opportunità di tante piantagioni?
Perché tante leggi a condannare arrivano dopo anni di indagini e di esami, e dichiarano finalmente nocive certe sostanze, certe combinazioni, certe medicine che erano solo dei veleni?
Non riesco proprio a pensare diversamente: voi clienti e fruitori dei miei beni valete ognuno molto più di ognuno dei cinque passeri, che agli occhi del signore dell’universo e della storia. Già Lui passerotto è un tesoro prezioso da ammirare, amare, e fargli godere la vita in questo meraviglioso mondo...o lo vogliamo invece rovinare, ferire, bombardare da prepotenti e incoscienti?
La scienza non è tutto: il giudizio sulla nocività di alcune sostanze, di alcuni mezzi, di nuovi ritrovati non è sufficiente.
C’è la tua mente che decide di farsi illuminare, c’è il tuo progetto che non vale per se stesso e solo per i tuoi vantaggi: il bene non è un affare, è un dono di vita all’altro, che può godere la sua vita insieme alla tua gioia e al tuo dono carico di vita, non di veleni e di nuovi pericoli.
Non lasciamoci sedurre dal guadagno più sfacciato. Un pensiero deciso di David Turoldo, cantore anche di questa Abbazia: “A una cosa non rinuncio, Signore, a non dover essere più Coscienza, terra che pensa e ama e adora, poiché senza, nulla vi è che abbia un senso, nulla dell’intera creazione...e tu stesso privo di senso. Soltanto l’incoscienza può permettersi di vivere tranquillamente.” E lo scrittore russo Dostojevski:” Tutti a un certo punto cercheranno qualcuno cui deporre la propria libertà, perché sia un altro a pensare per te, un altro a decidere per te. Prender coscienza di se stessi vuol dire mettersi sulla strada giusta per evitare gli errori e gli sbagli”.
Le bombe e i missili e i droni ci servono a bombardare, distruggere. Sappiamo che i pesticidi uccidono animaletti, ammalano bambini e persone, ma a noi servono per produrre di più, e guadagnare di più. Non ci interessa cosa succede ad altri, o agli stessi nostri figli.
Le autorità civili che non controllano l’osservanza delle loro già precise leggi preoccupati dei pericoli della sanità e del rispetto della biodiversità, sono totalmente responsabili della loro non vigilanza. Emanate leggi e avete tante scuse, comprese le prossime votazioni, per non promettere alla gente più controlli: e dite “non ce la facciamo a controllare cosa buttate tra le viti e dove vi procurate i peggiori veleni”: e che siano veleni anche davvero nocivi lo dicono ormai molte vostre leggi a salvaguardia della salute di bambini e lavoratori.
Non ci conviene, per chi già lo fa, non ci conviene pregare il Signore o un Dio: tanto non ci fa lui proprio niente a rispetto della libertà che ci troviamo addosso quasi sempre: conviene pregare e supplicare l’uomo, il diretto responsabile: che ha tutto il potere di amare e rispettare gli usufruitori del suo dono e lavoro.
Il vostro lavoro e la vostra azienda siano un dono di vino e di altri prodotti solo sani e solo buoni.