Questa genetica aberrante, che tuttora si ripropone con ogm e nuove manipolazioni genetiche realizzate in laboratorio, è stata abbinata ad un uso massiccio di fertilizzanti chimici (sintetizzati partendo da prodotti petrolchimici) e di pesticidi tossici, che hanno definitivamente trasformato il nostro cibo in un veleno a lento

Non sempre comprendere cosa dice un tecnico su argomenti per lui scontati risulta semplice, proverò quindi ad utilizzare un linguaggio che possa destare in tutti quel minimo di attenzione che consente di arrivare alla fine dell’articolo senza perdersi nei dettagli e senza sbadigliare per l’ovvietà delle considerazioni.
Parto come è mio solito dalla così detta rivoluzione verde che dal 1944 in Messico, attraverso un istituto finanziato dalla Rockefeller Foundation, ha iniziato a proporre varietà di semi ibridi selezionate con lo scopo di aumentare le produzioni agricole, trascurando completamente le proprietà nutritive e curative che tutti i cereali, la frutta e gli ortaggi possedevano ed ignorando deliberatamente l’importanza della biodiversità agraria.
Questa genetica aberrante, che tuttora si ripropone con ogm e nuove manipolazioni genetiche realizzate in laboratorio, è stata abbinata ad un uso massiccio di fertilizzanti chimici (sintetizzati partendo da prodotti petrolchimici) e di pesticidi tossici, che hanno definitivamente trasformato il nostro cibo in un veleno a lento effetto.
Fornire ai vegetali coltivati solo tre elementi chimici dei trenta che ogni foglia, ogni frutto, ogni radice, ogni spiga contengono, costringe tutte le produzioni agricole concimate chimicamente a squilibrarsi enormemente, assoggettandosi alle più disparate malattie.
Di fatto la fame nel mondo dopo sessant’anni che se ne parla, per meccanismi non tanto agronomici quanto politici, è vilmente volontariamente mantenuta ovunque e allo squilibrio dei vegetali mal coltivati e degli animali mal allevati, si è aggiunta la logica, graduale e costante desertificazione di aree sempre più vaste e soprattutto il peggioramento delle condizioni di salute della popolazione mondiale determinata non più dalla denutrizione, ma dalla malnutrizione.
Malattie cardiovascolari, diabete e tumori in vergognosa crescita, sono la cartina tornasole del disastro in atto, tutto a base di cereali modificati geneticamente, prodotti raffinati senza più nutrienti, fertilizzanti e pesticidi tossici, produzione e spaccio di cibo spazzatura, nanoparticelle che piovono dal cielo e riempiono anche i medicinali.
Gli interessi conclamati che primeggiano dietro a questo tipo di gestione illecita di tutto il settore agroalimentare mondiale coinvolgono le case farmaceutiche ed i più importanti fondi di investimento, che attraverso azionisti di maggioranza legati a quattro famiglie di famosi banchieri, gestiscono ogni operazione economica e tutte le programmazioni politiche ed emergenziali che si stanno sviluppando per rimandare il collasso.
In Italia, di fronte a norme europee, recepite solo sulla carta, che vietano ad esempio dal 1° gennaio 2014 l’uso dei diserbanti, la vendita dei principi attivi non ammessi in agricoltura biologica, non solo è aumentata negli ultimi dieci anni, ma segnala attraverso i dati elaborati dall’ISTAT, che su 12 milioni di kg venduti in Italia, 7 milioni interessano proprio i principi attivi dei diserbanti (glifosate sopratutto) vietati dall’allegato III del d.lgs 150 del 2012, ma spudoratamente tollerati.
Comprendere l‘appositamente complessa normativa di settore facile non è, ma neanche impossibile, mentre più difficile è far capire alle forze dell’ordine, puntualmente coinvolte con reclami e richieste di intervento, che i Pesticidi ammessi fino al 2013, da nove anni hanno regole più stringenti e basterebbero 5 semplici linee guida per creare un deterrente a chi continua a far finta di non averlo capito.
Il tutto pur di coltivare in modo innaturale ed industriale nocciole per creme all’olio di palma piene di pericoloso zucchero, produrre vini frizzanti con residui di pesticidi e anidride solforosa che aumentano i radicali liberi che circolano nel sangue di chi si illude di godere di un apericena, mele acerbe piene di multiresiduo, conservate in onerose celle frigo per essere spacciate tutto l’anno.
Ridicolo quindi ascoltare finti sindacalisti e scaltri politici che appena si ribadisce che è indispensabile ridurre l’uso dei pesticidi e degli antibiotici urlano piangendo che si distruggerà l’agricoltura, che non ci sarà più cibo e che chiuderanno migliaia di aziende agricole.
Le loro evidenti bugie nascondono che i fertilizzanti chimici ed i pesticidi sintetici non sono assolutamente necessari all’agricoltura evoluta che richiede invece consociazioni e sovesci, rotazioni e letame maturo, sementi di cereali originari e varietà locali di fruttiferi e ortaggi, evitando come avviene da ormai 70 anni, di squilibrare tutti gli alimenti e di riempire le falde di glifosate, nitriti e nitrati, per citare solo alcuni dei più noti agenti inquinanti.
I collaudati metodi dell’agricoltura biologica dimostrano che possiamo coltivare tutto, senza OGM e pesticidi, senza ridurre le produzioni e ridimensionando il consumo di alimenti provenienti da allevamenti intensivi.
Basta formare, condividendo le migliori conoscenze in modo semplice e comprensibile, i tecnici di campo e quindi gli agricoltori la cui istruzione è stata per troppo tempo delegata alle più scaltre case farmaceutiche.
Se la civiltà contadina ha selezionato migliaia di varietà di ottimi cereali e migliaia di varietà di fruttiferi e meravigliosi ortaggi, che si adattano a tutti i terreni e a tutte le condizioni climatiche, non ha senso far progettare e brevettare nuovi ogm alle uniche quattro grandi industrie sementiere del mondo, lasciando i nostri semi che tutto il mondo ci invidia nelle banche museali del germoplasma, mentre la Bill e Melinda Gates Foundation se li accaparrano ovunque costituendo la più grande banca genetica del mondo.
Infine se ormai vengono coltivate con il metodo biologico tutte le produzioni conosciute, non ha senso continuare ad inquinare il pianeta e ad intossicare la popolazione umana con cibo spazzatura solo per arricchire quattro azionisti di maggioranza dell’agrobussiness planetario.
Dipende solo dalla consapevolezza di ognuno di noi e dallo stesso passa parola se riusciremo ad evitare:
- l’introduzione dei nuovi ogm,
- le irrorazioni aeree che si vogliono liberalizzare con pesticidi ormai scientificamente inutili e dannosi,
- l’uso indiscriminato di sostanze sintetiche che rimangono nel nostro cibo ed entrano nelle falde idriche con un drammatico effetto cassaforte a danno delle generazioni future,
- la stessa contaminazione da antibiotici che sta provocando una deleteria antibiotico resistenza negli animali allevati ed in tutto il genere umano.
I pesticidi avvelenano tutto e tutti, serve smettere…..diciamolo!