Care compagne e compagni,

aderisco di cuore alla Marcia Stop Pesticidi e mi dispiace, per motivi di età e di salute, di non poter essere fisicamente con voi.

E’ passato oltre mezzo secolo da quando Murray Bookchin e Rachel Carson hanno denunciato che l’uso crescente e intensivo dei pesticidi --- benignamente chiamati fitofarmaci dai fabbricanti di queste merci tossiche --- non solo non sono medicamenti utili alle coltivazioni agricole, ma contribuiscono a diminuire la produzione di alimenti attraverso la distruzione della biodiversità e di tanti organismi viventi. Ricordo le parole di Papa Francesco: “Per esempio, molti uccelli e insetti che si estinguono a motivo dei pesticidi tossici creati dalla tecnologia, sono utili alla stessa agricoltura, e la loro scomparsa dovrà essere compensata con un altro intervento tecnologico che probabilmente porterà nuovi effetti nocivi” (Laudato si’).

Gli stessi organismi geneticamente modificati (OGM) sono stati inventati per attenuare in qualche modo i danni agricoli e biologici del crescente uso dei pesticidi.

I pesticidi sono indispensabili a quella agricoltura industriale che non solo non aiuta ad alleviare il grande problema mondiale della scarsità di alimenti dei duemila milioni di poveri della Terra, ma contribuisce anzi a portare via terreni all’agricoltura contadina e ad impoverire i poveri.

Il tutto nel nome del profitto di poche grandi imprese multinazionali che usano, nei processi produttivi, sostanze pericolose e tossiche per i lavoratori e per l’ambiente circostante.

Ricordiamo come i potenti interessi finanziari degli agrari e dell’industria chimica riuscirono a far fallire il referendum del 1990, nonostante i 18 milioni di voti contro i pesticidi; la vostra e nostra mobilitazione di oggi vuole anche facilitare la transizione a quella “terza agricoltura” ecologica, auspicata da Pier Paolo Poggio, capace di soddisfare i bisogni alimentari umani nel rispetto della vita.

Giorgio Nebbia 27 maggio 2017